domenica 28 maggio 2017

Recensione "Carve the mark", Veronica Roth

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Titolo: Carve the Mark (Carve the mark #1)

Autore: Veronica Roth

Data di pubblicazione: 17 gennaio 2017

Genere: Fantasy, Young Adult

Editore: Mondadori Chrysalide

Prezzo cartaceo: 17,00 

Prezzo eBook: 9,99

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In una galassia lontana, dove la vita degli uomini è dominata dalla violenza e dalla vendetta, ogni essere umano possiede un "donocorrente", ovvero un potere unico e particolare, in grado di determinarne il futuro. Ma mentre la maggior parte degli uomini trae un vantaggio dal dono ricevuto in sorte, Akos e Cyra non possono farlo. Al contrario, i loro doni li hanno resi vulnerabili al controllo altrui. Cyra è la sorella del brutale tiranno Shotet Ryzek. Il suo donocorrente, ovvero la capacità di trasmettere dolore agli altri attraverso il semplice contatto fisico, viene utilizzato dal fratello per controllare il loro popolo e terrorizzare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un'arma nelle mani di un tiranno. La verità è che la ragazza è molto più forte e in gamba di quanto Ryzek pensi. 

Akos appartiene al pacifico popolo dei Thuve, e la lealtà nei confronti della famiglia è assoluta. Quando lui e il fratello vengono catturati dai soldati Shotet di Ryzek, l'unico suo pensiero è di riuscire a liberarlo e a portarlo in salvo, costi quel che costi. Quando poi viene costretto a entrare a far parte del mondo di Cyra, l'ostilità tra i loro due popoli sembra diventare insormontabile, tanto da costringere i due ragazzi a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l'un l'altro.

Vediamo centinaia di futuri, centinaia di possibilità. Ma un fato è qualcosa che accade a una specifica persona in ogni singola versione del futuro che vediamo, il che è molto raro. Sono i fati a designare le famiglie predestinate, non il contrario.


Salve a tutti lettori e ben tornati nel blog con una nuova recensione! Finalmente sono riuscita a terminare "Carve the mark - I predestinati" di Veronica Roth! Ho finito il nuovo libro della Roth con una calma esasperante, non vedevo l'ora che uscisse per leggerlo tutto in pochi giorni e invece sono stata davvero lentissima nel terminarlo!

In molto potrebbero pensare che ho trovato la lettura noiosa ma non è affatto così, in alcuni punti l'ho trovato un po' lento ma non quella lentezza esasperante che ho provato per "Veleno d'inchiostro" di Cornelia Funke per esempio, che mi ha tolto anche la voglia di leggere il terzo e ultimo volume di quella trilogia. Una lentezza minima, chiusa in poche scene (o capitoli) che più di toglierti curiosità te la fa venire.

In "Carve the mark" ci troviamo in un mondo tutto nuovo, una nuova vita, nuove credenze, nuova religione. Mentre in "Divergent", la scrittrice, si era fermata nell'immaginare una vita dopo un'ipotetica nuova guerra, con "Carve the mark" immagina un universo tutto nuovo, dove scorre la corrente, una fora vitale che è in grado di influenzare il futuro.

Lui mi prese il polso e fece scivolare la sua mano nella mia. Continuammo a camminare con le dita intrecciate. Io speravo che gli scricchiolii del pavimento di legno coprissero il mio respiro.

Cyra e Akos sono due ragazzi appartenenti a due famiglie predestinate, cioè che hanno un fato, un destino a cui non possono sfuggire. Però questa è l'unica cosa che li accomuna. Infatti Cyra è la sorella del sovrano, tiranno, che regna sugli shotet, mentre Akos è il semplice figlio di un contadino e di una sacerdotessa-oracolo, abitanti di Thuvhe, un popolo pacifico.

I loro destini però si incontreranno proprio grazie al destino di Akos. Solitamente i fati dei predestinati, a Thuvhe, rimangono segreti, per non disturbare la vita e le scelte di quella persona. Cosa che non accade però nel popolo Shotet.

Venuti a sapere i fati di tutti i predestinati, Akos e suo fratello Eijeh vengono rapiti da Ryzek, sovrano degli shotet. Da qui in poi la vita dei due fratelli cambia, Eijeh viene tenuto prigioniero, essendo il suo fato quello di diventare un oracolo, mentre Akos diventa un servo della famiglia Noavek, sempre al fianco di Cyra, che ha bisogno del dono corrente di Akos Kereseth per domare il suo.

Abbassai lo sguardo sul palmo steso della sua mano. Mi offriva il contatto così generosamente, senza rendersi conto di quanto fosse raro. Di quanto lui fosse raro, per una persona come me.

Per salvare Eijeh suo fratello è disposto a tutto, e questo lo porterà ad affrontare diverse sfide, ad assomigliare sempre un po' di più ad un soldato shotet. Ma Akos ora ha iniziato a provare qualcosa per Cyra e le cose diventano ancora più difficili.

Non voglio pararle ancora della storia di Cyra e Akos, anche perché le sfaccettature del libro sono molteplici, forse può sembrare che tutto giri intorno al loro rapporto e ad un certo punto è vero, ma è stato interessante leggere del nuovo mondo creato dalla Roth, leggere cosa ha immaginato per questi due personaggi che ti entrano nella testa e non ne escono più.

La mia valutazione



Non ho dato il massimo a questo libro per quelle scene noiose e perché sinceramente mi aspettavo un po' di più da questa autrice che adoro. Comunque è un libro da leggere e da avere in libreria e non vedo l'ora di poter leggere il secondo volume, dato che gli ultimi capitoli mi hanno sconvolta e mi hanno messo molta ansia. Se non amate aspettare per leggere i seguiti vi consiglio di comprarlo (perché insomma, l'edizione è meravigliosa, vale la pena comprarlo anche solo per quello) e aspettare di avere il seguito per leggerlo!

A presto, Bea :)

<<Non ho capito perché ci ha tenuto tanto a usare me...>>Le gambe di Cyra sfioravano le sue mentre lei si fermava tra e sue ginocchia. In quella posizione, con lui appollaiato sull'alto letto della ragazza, erano quasi alti uguali. E lei era vicina, come lo era a volte quando combattevano e gli rideva in faccia perché l'aveva atterrato. Se non che ora era tutto diverso. Completamente diverso.Cyra non stava ridendo. Aveva un profumo familiare; quello delle erbe che bruciava per eliminare gli odori della cucina, il profumo dello spray che usava sui capelli per sciogliere i nodi. Gli mise una mano sulla spalla, poi fece scivolare le dita tremanti sulla clavicola e più giù lungo lo sterno. Gli premette delicatamente la mano sul petto senza guardarlo in faccia. <<Tu>> sussurrò <<sei l'unica persona che può usare per minacciarmi ormai.>>

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